Andrea Famà
Artista polivalente, eclettico, ama la natura e i suoi multipli, immortala gli instanti, concretizzandoli. Le sue sono visioni alchemiche figlie del tempo e del suo trascorrere lento, così lento fino a sciogliersi.
Le sue origini ossimoropatopeiche lo conducono al risveglio dell’essere e al suo conviere in perfetta armonia con gli esseri che lo assorbono. L’energie dell’invisibile entrano attraverso i polmoni, regalando alla vita la via dell’anima. Muta, stravolge, incamera, respira,cammina, si gira…
L’oriente a Torino (2016)
di Giuseppe Amedeo Arnesano (Artribune)
La galleria diviene luogo sensoriale, un vero e proprio giardino alchemico sospeso tra cielo e terra. Elementi naturali, sculture e piccoli oggetti comuni sono alla base del lavoro processuale dell’artista.
Gesso, marmo, canapa, terracotta e altri materiali, ma anche un tappeto, un libro e una vecchia teiera rappresentano un corpo unico per un’installazione dal linguaggio contemporaneo, che racconta la memoria personale dell’artista racchiusa in ogni singolo pezzo sul quale poter meditare e pregare.
Tracce di una narrazione intima che non dimentica e coinvolge, per ragioni storiche e tradizionali, l’identità di un popolo, in questo caso quello siciliano, intriso profondamente di cultura orientale.
Anello di congiunzione tra la terra e il cielo sono le gocce d’acqua provenienti da cubi di ghiaccio installati sul soffitto e speculari al pavimento.
Quella di Andrea Famà è un’esperienza spazio-temporale dinamica e mutevole dove il tempo, e in particolare quello dell’artista, abbraccia il pubblico, avvicinandolo allo spirito poetico delle cose.
Andrea Famà – Magma linguistico
di Domenico Olivero (italian blogger art)
La Galleria Alessio Moitre continua nella sua coraggiosa ricognizione giovanile con la proposta dell’intervento magmatico di Andrea Famà, in cui l’intero spazio della galleria è vibrante di energia, un progetto esplosivo di stimoli che pian pianino diventeranno opere.
Andrea Famà
M E N O 3 0
Diego Pasqualin per Studiodieci
Scivolare lentamente verso il basso, come lava incandescente lungo i pendii del vulcano, come neve in quell’attimo che precede il distacco della valanga. Cadere. Tornare a terra.
L’opera di Andrea Famà ci mostra quel movimento discensionale che riporta inevitabilmente alle origini, alla matrice delle singole esistenze.
Storie simili, apparentemente uguali, eppure differenti in ciò che le costituisce. La materia viene qui scandagliata per permetterle di parlare una lingua propria, unica, per non dire singolare e mai casuale. Persino il vuoto acquista una valenza altra in grado di condensarsi ed essere parte costituente dell’allestimento.
L’assenza è dunque presenza voluta per far emergere quella fisicità tipica della scultura che la contraddistingue da tutto il resto. Ogni materiale ha insito nella propria struttura peculiarità che, ad occhio attento, si mostrano allo spettatore e, di volta in volta, risuonano nel profondo di chi guarda riattivando quel moto perpetuo tra cosmo, uomo e l’esistenza stessa delle cose.
Scivolare lentamente verso il basso.
Strabordare. Oltre il con-fine. Oltre il limite. Oltre.
Per essere.
Partire per poter ritornare. Un transito dalla terra alla Terra, sempre stessa e ma la stessa perché arricchita dalla mescolanza di nuove realtà. Strabordare oltre le porte dell’Io. Divenire. Come lava incandescente. Come neve in una valanga.
Mostre Personali
2016
Destroy/Build, spazio Ingenio,Torino.
Nella terra, nel cielo e poi ancora, Il linguaggio sensoriale dei luoghi. Galleria Moitre, Torino.
2014
Terra d’amuri Terra di duluri, Studiodieci City Gallery, Vercelli.
Mostre Collettive
2017
Mediterranea 18, young artist Biennale, Tirana and Durres, Albania
Zona Maco, Arte Contemporaneo, Centro Banamex, Ciudad de Mexico, Galleria Raffaella DeChirico.
The 3rd Changbaishan international ice and snow realizzato presso Changbaishan, Jinin,(China).
G.I.T.A. a cura di CantiereCorpoluogo, performance”I’ll come back” realizzata insieme all’artista Valeria Dardano, Fonte Vecchio di treporti, (Venezia).
Segrete tracce di memoria- Artisti alleati in memorie della Shoa,
Palazzo Ducale, Genova.
2016
Esposizione In occasione di Bnl per Telethon, Torino.
Spark, Performance realizzata in collaborazione con l’artista Valeria Dardano, PAV,(Parco D’arte Vivente)Teatrum Botanicum,Torino.
Spazio Kappa, a cura di Sergio Cascavilla,Sciacca (Sicilia).
Simposio, Bale – Valle (Croazia).
Innaturalia,castello di Castell’Alfero(AT) mostra curata
da: Viola Invernizzi.
2015
The Others Exhibit ex Borsa valori, Piazza Valdo Fusi(TO)
a cura di Olga Gambari e Roberta Pagani, Glleria Raffaella DeChirico.
Art Factory Fair 05, Palazzo Valle, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania.
Artissima (TO) – zonarte Andrea Famà e Mohsen presentano:
“Affect” di Allan Kaprow del 1974.
Workshop, collettivo formato da: Andrea Famà, Leardo Sciacoviello, Valentina Bassetti Gabriele Nicola ,CTC (Comunità Temporanea di Costruzione) Pav,This is Not a Trojan Horse, opera prodotta nel 2010 dal collettivo Futurefarmers, in collaborazione con Pollinaria (Civitella Casanova PE)
2014
L’arte e il Senso del Sacro, Pinacoteca Albertina con il gruppo “Deviazioni” Torino.
2013
Progetto arte – natura percorso nell’arte ambientale, studiodieci city gallery,Vercelli.
2012
Tattica e Didattica, centro Voltaire,Catania.
2011
Don’t Be Alone (non essere solo), Adria,Rovigo.
2009
Concorso Internazionale di scultura da vivere“Natura o Sostenibilità”Fondazione Peano,Cuneo,italy.
2008
Rassegna d’Arte Premio Nazionale Delle Arti, Catania.
Premi
2017
Finalista, Un’opera per il castello– Castel Sant’elmo, NAPOLI
2017
Biennale del Mediterraneo18 Tirana-Durazzo,Albania.
2017
Finalista premio Weir Gabbioneta,Milano.
2014
Ventunesimo premio internazionale di scultura Premio Edgardo Mannucci”Arcevia (An)
Concorso Internazionale di scultura da vivere “Lo spazio di aggregazione giovanile”collettiva d’arte contemporanea – Cuneo
Vincitore del terzo premio al concorso internazionale di scultura premio Edgardo Mannucci, Arcevia (Marche)
2013
Opera selezionata dalla giuria ,Associazione Arte Sella, Borgo Valsugana,Trento.
Residenze artistiche
2017
Residenza Artistica, Casa de Burros, Chào dà va, Portogallo.
Curata da: Andrea Penzo e Cristina Fiore.
2016
Innaturalia 3, organizzata in collaborazione con la Galleria Moitre di Torino, presso il Roseto della Sorpresa, Castell’Alfero(AT) a cura di Viola Invernizzi
2014
The mind-opener, Opera site-specific – Humus park- land art Andrea famà e Valentina Bassetti presentano “Nido D’acqua”
Caneva · Polcenigo, Pordenone
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